Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33073 del 5 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33073PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vizio parziale di mente, pur incidendo sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato, non esclude la configurabilità del dolo, né la sussistenza di circostanze aggravanti come quella dei motivi futili, quando il fatto delittuoso sia comunque riconducibile a una pulsione aggressiva dell'agente, scatenata da un evento esterno, seppur di lieve entità, che abbia determinato nell'imputato uno stato d'ira sproporzionato. In tali casi, l'attenuante della provocazione risulta incompatibile con il riconosciuto vizio parziale di mente, in quanto quest'ultimo ha avuto una preponderante incidenza sullo stato d'ira, che si identifica nella stessa infermità mentale. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle circostanze aggravanti e attenuanti, deve tenere conto dell'interazione tra il vizio parziale di mente e la reazione dell'imputato, al fine di accertare se questa sia stata determinata in modo prevalente dalla patologia psichica o da un fatto esterno ingiusto, seppur di lieve entità. La valutazione circa l'esclusione o la diminuzione della capacità di intendere e di volere dell'imputato, nonché la sussistenza del dolo e delle circostanze aggravanti e attenuanti, rientra nell'ambito del giudizio di fatto riservato al giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. FI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1969/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 02/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv.to ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO

1. - La …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.