Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15517 del 20 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:15517PEN

Massima

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Il legittimo impedimento del difensore per concomitante impegno professionale in altro procedimento costituisce causa di assoluta impossibilità a comparire ai sensi dell'art. 420-ter, comma 5, c.p.p., a condizione che il difensore prospetti tempestivamente l'impedimento, ne documenti la sussistenza, indichi specificamente le ragioni che rendono essenziale la sua presenza nell'altro processo e rappresenti l'impossibilità di avvalersi di un sostituto, ai sensi dell'art. 102 c.p.p., sia nel processo a cui intende partecipare sia in quello di cui chiede il rinvio. L'onere di giustificare l'impossibilità di nominare un sostituto non può essere assolto in modo apodittico, ma richiede l'esplicitazione delle ragioni specifiche che impediscono tale nomina, come la difficoltà, delicatezza o complicazione del processo, l'esplicita richiesta dell'assistito, l'assenza di altri avvocati nello studio del difensore, l'indisponibilità di colleghi esperti nella medesima materia. La tempestività della comunicazione del legittimo impedimento va valutata con riferimento al momento in cui il difensore ha avuto conoscenza dell'impegno concorrente, non alla data di presentazione dell'istanza di rinvio. Il giudice può pertanto legittimamente rigettare l'istanza di rinvio per legittimo impedimento del difensore qualora l'attestazione di impossibilità di sostituzione sia apodittica e la comunicazione dell'impedimento non sia tempestiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/06/2019 della CORTE APP. SEZ. MINORENNI di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CENCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa TASSONE KATE, che ha ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il Difensore: nessun Difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Salerno il…

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