Il divieto di elezione per più di due mandati consecutivi di consigliere dell'ordine degli avvocati, previsto dall'art. 3, comma 3 della legge n. 113/2017, si applica in senso oggettivo, facendo riferimento alla durata effettiva delle consiliature, a prescindere da eventuali vicende che ne abbiano determinato una fine anticipata rispetto alla scadenza legale quadriennale. Ai fini della ricandidatura dopo i due mandati, è necessario che sia trascorso un periodo di tempo pari alla durata del precedente mandato svolto, anche nel caso in cui la consiliatura intermedia non sia giunta alla naturale scadenza, ma abbia avuto una durata inferiore al quadriennio per effetto di proroghe o altri provvedimenti. La ratio della norma è quella di impedire la cristallizzazione della rappresentanza all'interno dell'organo consiliare, garantendo un fisiologico ricambio attraverso il rispetto di un adeguato periodo di "fermo" prima della possibile ricandidatura.