Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7851 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:7851SENB

Massima

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Il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato non può essere fondato sulla sola circostanza di una precedente condanna penale, in assenza di una valutazione complessiva della situazione personale e lavorativa dell'interessato, tenuto conto anche dell'eventuale ottenimento del provvedimento di riabilitazione. Il superamento del termine di sessanta giorni per la presentazione dell'istanza di rinnovo non determina l'inammissibilità della richiesta, trattandosi di un termine ordinatorio, la cui inosservanza non comporta conseguenze preclusive. L'Amministrazione è tenuta a garantire il contraddittorio procedimentale, consentendo all'interessato di produrre elementi a discolpa prima dell'adozione del provvedimento sfavorevole.

Sentenza completa

N. 01311/2013
REG.RIC.

N. 07851/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01311/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1311 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), presso il cui Studio è elettivamente domiciliato in Roma, Via Torino, n. 7;

contro

il MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12;

per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia

- del decreto della Questura di Roma n. 92183.A12.2010 del 3 ottobre 2012, con il quale è stata rifiutata l’istanza di rinnovo del…

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