Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31272 del 22 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:31272PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando il male prospettato dall'agente è indicato come certo e realizzabile ad opera sua o di altri, in modo tale da porre la vittima nella ineluttabile alternativa di far conseguire all'agente il preteso profitto o di subire il male minacciato. Pertanto, ai fini della sussistenza dell'aggravante delle "più persone riunite" nel delitto di estorsione, è necessaria la contemporanea presenza di almeno due persone nel luogo e al momento in cui si eserciti la violenza o la minaccia, in quanto tale elemento è direttamente collegato alla modalità commissiva della condotta, che risulta connotata da una maggiore gravità. Inoltre, per l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 5 c.p. è necessario che l'agente abbia avuto la consapevolezza e la volontà di approfittare delle condizioni di minorata difesa della vittima, non essendo sufficiente una mera congettura o supposizione in tal senso. Il reato di estorsione si considera consumato anche quando la consegna del denaro avviene sotto il controllo della polizia, in quanto l'adoperarsi della vittima affinché si giunga all'arresto dell'autore integra una delle molteplici modalità di reazione soggettiva della persona offesa allo stato di costrizione in cui versa, senza eliminarlo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. MONACO Marco - rel. Consigliere

Dott. SALEMME Andrea A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARCO MARIA MONACO;
udito il Procuratore Generale che, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TOCCI STEFANO, conclude per l'annullamento con rinvio sul punto del trattamento sanzionatorio per entrambi gli imputati ricorrenti e per l'inammissibilita…

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