Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26224 del 6 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26224PEN

Massima

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Il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) e quello di commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.) possono concorrere, in quanto le fattispecie incriminatrici descrivono condotte diverse sotto il profilo strutturale e cronologico, senza che tra di esse possa configurarsi un rapporto di specialità, non risultando dal sistema una diversa volontà espressa o implicita del legislatore. Pertanto, il soggetto che sia stato trovato in possesso di beni con marchi contraffatti, destinati alla vendita, può essere condannato sia per il reato di ricettazione che per quello di commercio di prodotti con segni falsi, in quanto le due fattispecie puniscono condotte autonome e distinte, senza che tra di esse sussista un rapporto di specialità. Tale principio è affermato dalla consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione, la quale ha chiarito che il concorso formale tra i due reati è ammissibile, in quanto le norme incriminatrici tutelano beni giuridici differenti e sanzionano comportamenti che, pur essendo collegati, si distinguono per il momento consumativo e per la diversa struttura degli elementi costitutivi. Pertanto, il soggetto che sia stato trovato in possesso di prodotti contraffatti, destinati alla vendita, può essere condannato sia per il reato di ricettazione che per quello di commercio di prodotti con segni falsi, senza che ciò determini una violazione del principio del ne bis in idem.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Ma. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Reggio Calabria del 21.5.201;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore ((omissis)) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

Osserva:

SVOLGIMEN…

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