Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4768 del 3 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4768PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina può configurarsi anche in assenza di un previo accordo tra l'imputato e gli organizzatori del viaggio, essendo sufficiente un'intesa spontanea intervenuta nel corso dell'azione criminosa che si traduca in un supporto, pur estemporaneo ma causalmente efficiente, alla realizzazione dell'altrui proposito criminoso. Pertanto, il migrante che si presti a cooperare all'illecito trasporto, assumendo il ruolo di scafista occasionale, è responsabile a titolo di concorso nel reato, salvo che dimostri l'eventuale sussistenza di uno stato di necessità. La condotta del migrante-scafista, anche se non concordata ab origine, integra l'elemento strutturale del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in quanto il suo apporto risulta determinante per il perfezionamento dell'impresa criminosa. Ciò in quanto il progressivo affermarsi di modelli organizzativi che prevedono l'affidamento dei gommoni agli stessi profughi o migranti comporta l'assunzione di responsabilità da parte di questi ultimi, salvo la prova di una causa di giustificazione. Inoltre, il fatto che il migrante-scafista abbia pagato per fruire del viaggio riguarda unicamente la sussistenza della circostanza aggravante del fine di profitto, senza incidere sulla configurabilità del reato di favoreggiamento in capo all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/06/2021 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa LIUNI TERESA;
Letta la requisitoria del Procuratore Generale, Dott.ssa MIGNOLO OLGA, la quale ha chiesto il rigetto del ricorso, con atto critto, Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23 e succ. modd..
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3/6/2021 la Corte di appello di Catania ha co…

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