Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di un invaso artificiale realizzato senza titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Grava esclusivamente sul privato l'onere della prova in ordine alla data di realizzazione dell'opera edilizia al fine di poter escludere la necessità di rilascio del titolo edilizio. In assenza di tale prova, l'opera deve considerarsi abusiva. 2. L'autorizzazione paesaggistica ex art. 7 del R.D. n. 1497/1939 è necessaria per opere realizzate in aree dichiarate di notevole interesse pubblico, a prescindere dalla data di realizzazione dell'opera. 3. L'ordine di demolizione ex art. 31 comma 2 del DPR 380/2001 può essere legittimamente rivolto nei confronti del proprietario dell'area, a prescindere dalla sua diretta responsabilità nell'abuso edilizio. 4. Nonostante l'accertata abusività dell'opera, il provvedimento di demolizione è viziato per difetto di istruttoria, in quanto non sono stati acquisiti tutti gli elementi necessari a valutare i diversi interessi pubblici (ambientali, idrogeologici, di incolumità pubblica) coinvolti nell'esecuzione della demolizione. 5. Il Comune, prima di adottare il provvedimento definitivo, deve attivare un nuovo procedimento volto a determinare la sorte dell'opera abusiva, eventualmente anche di demolizione, definendo gli obblighi dei destinatari e le relative modalità esecutive, al fine di contemperare tutti gli interessi pubblici rilevanti.