Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11721 del 20 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11721PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di un bene, quale corpo del reato, è legittimo quando il provvedimento di convalida del pubblico ministero ne motiva adeguatamente la finalità probatoria in relazione all'ipotesi di reato contestata, anche attraverso una sintetica illustrazione delle ragioni che giustificano l'apprensione del bene, senza che sia necessaria un'analitica esposizione delle deduzioni difensive, le quali, se ritenute irrilevanti, possono essere disattese senza incorrere in vizi di motivazione. Ciò in quanto la funzione cautelare del sequestro non è sganciata dai principi di adeguatezza e proporzionalità, applicabili anche alle misure reali, e la motivazione del provvedimento deve dare conto delle finalità perseguite per l'accertamento dei fatti, risultando sufficiente l'evidenza ontologica ed immanente del compendio sequestrato in riferimento alla fattispecie in rilievo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Pescara emessa in data 20/04/2024;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MASTROBERARDINO Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
letta la memoria del difensore…

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