Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14453 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:14453SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di chiusura di un esercizio commerciale per violazioni di legge può essere annullato dal giudice amministrativo qualora l'interessato dimostri la cessazione della materia del contendere per fatti sopravvenuti, come la chiusura volontaria dell'attività e la rimozione degli arredi abusivamente installati, senza che ciò comporti la rimozione dell'atto per motivi dipendenti dall'amministrazione. In tali casi, il giudice dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite in considerazione delle ragioni che avevano determinato l'accoglimento parziale della domanda cautelare.

Sentenza completa

N. 14010/2014
REG.RIC.

N. 14453/2015 REG.PROV.COLL.

N. 14010/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14010 del 2014, proposto da:
Tiziana Colonna, titolare dell’esercizio denominato “Capricci Siciliani”, rappresentata e difesa (da ultimo) dall'avv. Maria Cristina Lenoci, con domicilio eletto presso Maria Cristina Lenoci in Roma, Via Emanuele Gianturco, 1;

contro

Roma Capitale in persona del Sindaco pro tempore, Municipio I, in persona del Presidente pro tempore, rappresentati e difesi dall' avv. Rosalda Rocchi, dell’Avvocatura Capitolina, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della D.D. di Roma Capitale, Municipio Roma I Centro, nr. CA/4173/2014…

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