Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34422 del 13 ottobre 2006

ECLI:IT:CASS:2006:34422PEN

Massima

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Ai fini della configurabilità del reato di abuso d'ufficio di cui all'art. 323 c.p., la qualifica di incaricato di pubblico servizio sussiste anche in capo a colui che eserciti di fatto un pubblico servizio, a prescindere dalla regolarità dell'investitura formale, purché l'attività svolta rientri nell'ambito di un servizio pubblico. Inoltre, la mancanza di una specifica delega del pubblico ministero non inficia la validità degli atti di indagine compiuti dalla polizia giudiziaria, la quale può compiere ogni attività ritenuta necessaria nell'ambito delle direttive impartite dal pubblico ministero o di propria iniziativa, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica. Quanto al reato di violenza carnale, la condizione di inferiorità psichica della persona offesa, cui si riferisce l'art. 519, comma 2, n. 3 c.p., va valutata in concreto attraverso l'analisi della dinamica dei fatti, senza che sia necessaria una assoluta soggezione e meccanicità del comportamento della vittima. Infine, ai fini della configurazione del vizio di cui all'art. 606, lett. d) c.p.p., è necessario che la prova decisiva di cui si deduce la mancata assunzione abbia ad oggetto un fatto certo nel suo accadimento, essendo la certezza elemento condizionante della decisività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del popolo italiano

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Sezione III Penale

composta dagli ill.mi signori Magistrati:

dott. ((omissis))

1. dott. ((omissis))

2. dott. ((omissis))

3. dott. ((omissis))

4. dott. ((omissis))

ha pronunciato la seguente

SENTENZA sul ricorso proposto da c. La., n. Ge. di Ro., il (...)

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma del 15 dicembre 2003

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal ((omissis));

Udito il P.M. in persona del S. Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;
la Corte osserva:

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. c. La. e Ba.Fe. erano imputati entrambi: a) del reato p. e p. dagli artt. 110, 323 cpv. c.p. perché nella loro qualità di dirigenti della comunità per il recupero di…

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