Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1068 del 2021

ECLI:IT:TARCT:2021:1068SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti avverso l'ordinanza di demolizione di opere abusive e la revoca dell'autorizzazione all'esercizio di un'attività ricettiva, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'intervenuta presentazione di una richiesta di accertamento di conformità edilizia ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non impedisce all'Amministrazione di adottare un valido ed efficace ordine di demolizione, il quale resta inefficace nelle more della definizione della procedura di sanatoria. Tuttavia, tale ordine non può essere emanato qualora la richiesta di sanatoria risulti manifestamente inammissibile per carenza dei requisiti di forma e di sostanza previsti dalla normativa. 2. Il procedimento di repressione degli abusi edilizi, ivi compresa l'ingiunzione a demolire, non è caratterizzato da termini perentori e il potere repressivo del Comune non si consuma con il decorrere del termine di conclusione del procedimento, né con il trascorrere di un lungo lasso di tempo dalla commissione dell'illecito, non potendo ammettersi alcun legittimo affidamento del privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. 3. L'ordine di demolizione di opere abusive non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, né una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, in quanto si tratta di atti vincolati che non ammettono alcuna valutazione discrezionale. 4. La revoca di un'autorizzazione all'esercizio di un'attività commerciale, fondata sull'accertamento di gravi irregolarità urbanistiche ed edilizie relative all'immobile in cui l'attività si svolge, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, qualora risulti evidente che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato. Pertanto, il Tribunale ha ritenuto legittimi sia l'ordine di demolizione che la revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività ricettiva, in quanto le numerose e consistenti irregolarità riscontrate nell'intera struttura, incluso il suo accesso, non consentivano di assentire lo svolgimento di un'attività commerciale in un contesto così gravemente difforme dalla normativa urbanistica ed edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/04/2021

N. 01068/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00041/2020 REG.RIC.

N. 00807/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 41 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Pietro Leo, rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Saitta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Letoianni in persona del Sindaco, rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Di Cara, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

sul ricorso numero di registro generale 807 del 2020, proposto da
Rapida S.a.s., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avvocato Fabio Saitta, con domicilio …

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