La realizzazione di impianti di telecomunicazione, quali antenne e stazioni radio base, è subordinata esclusivamente all'autorizzazione prevista dall'art. 87 del D.Lgs. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), che pone una normativa speciale ed esaustiva, senza la necessità del permesso di costruire di cui agli artt. 3 e 10 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico in materia edilizia). Tale disciplina speciale mira a garantire una procedura tempestiva, non discriminatoria e trasparente per la concessione del diritto di installazione di infrastrutture di telecomunicazione, in conformità ai principi di cui alla L. 241/1990 sulla semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi. Pertanto, l'ordine di rimozione di tali impianti fondato sulla mancanza del permesso di costruire è illegittimo, in quanto la normativa di settore prevede una procedura autorizzativa speciale che assorbe e sostituisce quella edilizia. Inoltre, qualora gli impianti siano stati installati in epoca antecedente all'imposizione di vincoli paesaggistici, non è necessaria l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). Infine, l'ordine di rimozione risulta contraddittorio rispetto a precedenti atti autorizzativi rilasciati dalla stessa amministrazione comunale, in violazione del principio di affidamento del privato nella coerenza e correttezza dell'azione amministrativa.