Il provvedimento amministrativo di sospensione della patente di guida adottato in esecuzione di un'ordinanza giudiziale successivamente annullata dalla Corte di Cassazione deve essere revocato dall'autorità amministrativa competente, in ossequio al principio di conformità dell'azione amministrativa alle decisioni giurisdizionali definitive. L'annullamento senza rinvio della pronuncia giudiziale che aveva disposto la sospensione della patente comporta la cessazione della materia del contendere nel giudizio amministrativo promosso per ottenere l'esecuzione di tale decisione, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Il giudice amministrativo, in tali casi, è tenuto a dichiarare la sopravvenuta carenza di interesse all'azione, ordinando l'esecuzione della sentenza da parte dell'autorità amministrativa competente e disponendo l'oscuramento dei dati personali del ricorrente a tutela della sua dignità e riservatezza.