Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12335 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:12335SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia ottenuto medio tempore il rilascio del titolo di soggiorno richiesto, venendo meno l'utilità pratica della decisione giurisdizionale. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in ragione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito del conseguimento del provvedimento richiesto rende il ricorso amministrativo improcedibile. Ciò in quanto il processo amministrativo è finalizzato alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che cessa di sussistere quando il provvedimento è stato comunque ottenuto, ancorché in un momento successivo all'instaurazione del giudizio. Il giudice, in tali ipotesi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio in ragione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/07/2023

N. 12335/2023 REG.PROV.COLL.

N. 04711/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4711 del 2019, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, circonvallazione Trionfale 145;

contro

Ministero dell’interno, in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi 12;
Questura di Roma, in persona del legale rappresentante
p.t.
, non costituita in giudizio;

per l’annullamento

del decreto del Questore di Roma dell’8 febbraio 2019, notificato in pari data, con il …

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