La proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative non è applicabile quando l'affidamento di tali concessioni debba avvenire mediante procedure selettive improntate ai principi di imparzialità e trasparenza, ai sensi dell'art. 12 della direttiva 2006/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 (relativa ai servizi nel mercato interno). Ciò in quanto tale direttiva, pur non essendo direttamente applicabile nell'ordinamento nazionale, impone agli Stati membri di adeguare la propria normativa interna ai principi di concorrenza e di tutela della libertà di stabilimento, con la conseguenza che le proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime sono ammissibili solo ove non contrastino con tali principi. Pertanto, il titolare di una concessione demaniale marittima non può far valere il diritto alla proroga automatica della stessa, qualora l'affidamento di tale concessione debba avvenire mediante procedure selettive improntate ai principi di imparzialità e trasparenza, a prescindere dagli investimenti effettuati nel corso della pregressa gestione. Ciò in quanto il principio di tutela degli investimenti non può prevalere sulle esigenze di concorrenza e di apertura del mercato, che costituiscono obiettivi primari della direttiva 2006/123/CE e che devono essere garantiti anche nell'affidamento delle concessioni demaniali marittime.