Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2495 del 2022

ECLI:IT:TARPA:2022:2495SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente revocare l'autorizzazione edilizia e ordinare la demolizione delle opere realizzate qualora accerti, anche a seguito di sopralluogo, che l'attività svolta nell'immobile sia difforme dalla destinazione d'uso autorizzata e incompatibile con la zona urbanistica di riferimento. L'accertamento della difformità della destinazione d'uso non richiede necessariamente che i lavori siano ultimati e l'attività sia pienamente operativa, essendo sufficiente riscontrare la presenza di elementi oggettivi, come macchinari e attrezzature non compatibili con l'uso autorizzato, che dimostrino il mutamento della destinazione d'uso. L'ordine di demolizione conseguente all'accertamento dell'abuso edilizio è un provvedimento vincolato e dovuto, che il Comune può legittimamente adottare senza dover attendere il decorso del termine per l'impugnazione del provvedimento di revoca dell'autorizzazione, in quanto tale ordine costituisce una misura sanzionatoria di natura vincolata, tipizzata dal legislatore e rigidamente disciplinata, che si ricollega direttamente all'accertamento dell'inosservanza delle disposizioni urbanistiche. Il Comune, pertanto, non è tenuto a rispettare il termine per l'impugnazione del provvedimento di revoca prima di emettere l'ordine di demolizione, essendo quest'ultimo un atto dovuto e consequenziale all'accertamento della natura abusiva delle opere realizzate.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/08/2022

N. 02495/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03470/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3470 del 2014, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato Rochelio Pizzardi, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. Carmelo La Fauci Belponer, in Palermo, via Giovanni Maurigi n.11;

contro

Comune di Gela, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Beatrice Miceli, con domicilio digitale come da registro tenuto presso il Ministero della Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Palermo, via N. Morello n. 40;

per l’annullamento

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