Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44125 del 29 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44125PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo esclusivo e continuativo di un bene di provenienza furtiva, unitamente alla mancanza di una plausibile spiegazione circa le modalità di acquisto dello stesso, costituiscono elementi probatori sufficienti per ritenere integrato il reato di furto in capo al soggetto che ne ha avuto la disponibilità, anche in assenza di prove dirette sulla sottrazione materiale del bene. Infatti, il giudice di merito può legittimamente desumere la responsabilità penale dell'imputato dalla valutazione complessiva degli elementi indiziari, purché tale ricostruzione risulti logica e coerente, senza che sia necessaria la prova diretta dell'azione delittuosa. In particolare, il possesso e l'utilizzo continuativo del bene sottratto, l'assenza di una credibile spiegazione circa la sua provenienza, nonché l'accertata connessione tra l'imputato e la vittima del furto, costituiscono indizi gravi, precisi e concordanti che, nel loro complesso, possono fondare il convincimento del giudice in ordine alla responsabilità penale dell'imputato per il reato contestato. Ciò in quanto il possesso e l'utilizzo del bene di provenienza furtiva, in assenza di plausibili giustificazioni, integrano una presunzione di responsabilità che può essere superata solo attraverso la dimostrazione, da parte dell'imputato, di una diversa e credibile ricostruzione dei fatti. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la prova indiziaria, non è tenuto a esaminare tutte le possibili ipotesi alternative, essendo sufficiente che la ricostruzione operata risulti logica e coerente con gli elementi probatori acquisiti, senza che sia necessaria l'esclusione di ogni altra possibile spiegazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CU. ST. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2174/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 25/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

udito il P.G. in persona del Dott. MONETTI Vito che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Lapiscopia B..

FATTO E DIRITTO

Cu. St…

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