Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39119 del 5 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:39119PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito è tenuto a motivare in modo compiuto e logico la propria decisione in ordine alla valenza probatoria degli elementi di prova acquisiti, anche in relazione alle specifiche censure mosse dalla difesa, senza che sia necessaria un'analitica valutazione di ciascun elemento, essendo sufficiente una motivazione globale che dimostri l'avvenuta considerazione di tutti gli aspetti rilevanti ai fini della determinazione della pena, nel rispetto dei limiti edittali. Inoltre, l'inosservanza di specifiche formalità procedurali nell'assunzione di prove dichiarative non comporta necessariamente la loro inutilizzabilità, qualora risulti comunque il rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa. Infine, il ricorso per cassazione che denunci vizi di motivazione deve contenere l'integrale trascrizione o l'allegazione degli atti richiamati, al fine di rendere autosufficiente il motivo di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Ancona, sezione penale, in data 20.10.2011.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che i ricorsi siano rigettati.

RITENUTO IN FATTO

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