L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adottata ai sensi dell'art. 33 del D.P.R. 380/2001, ha natura vincolata e non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che la giustificano, essendo sufficiente il mero accertamento della realizzazione di interventi privi di titolo abilitativo. Tale provvedimento può essere legittimamente adottato anche in assenza di una preventiva comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della Legge 241/1990, in quanto la partecipazione del privato non potrebbe comunque determinare un esito diverso, trattandosi di un'attività di natura strettamente vincolata. L'eventuale sanabilità delle opere, invocata dal destinatario dell'ingiunzione demolitoria, è subordinata alla presentazione di una specifica domanda di accertamento di conformità, la cui mancanza non impedisce l'adozione del provvedimento sanzionatorio. Pertanto, il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato in assenza di titolo abilitativo, è legittimo anche in assenza di una preventiva valutazione della sanabilità delle stesse e senza la necessità di una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, essendo sufficiente il mero accertamento della realizzazione di interventi privi di titolo.