La demanialità di un'area è soggetta a incertezze e variabilità nel tempo, per cui l'autorità competente deve attivare il procedimento di delimitazione previsto dall'art. 32 del codice della navigazione, in contraddittorio con gli interessati, prima di adottare provvedimenti sanzionatori per occupazione abusiva. In assenza di tale procedimento, il provvedimento che ordina la demolizione di opere realizzate sull'area è illegittimo per violazione di legge. Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che, in presenza di incertezze sulla demanialità di un'area, l'amministrazione deve attivare il procedimento di delimitazione previsto dall'art. 32 del codice della navigazione, coinvolgendo i soggetti interessati, prima di adottare provvedimenti sanzionatori per occupazione abusiva. L'omissione di tale procedimento determina l'illegittimità del provvedimento sanzionatorio per violazione di legge. La massima giuridica si fonda sui seguenti principali argomenti: 1) Il demanio marittimo presenta una conformazione variabile nel tempo, per l'azione mutevole del mare sulle coste, con conseguente incertezza sulla perimetrazione delle aree demaniali. 2) L'art. 32 del codice della navigazione attribuisce all'autorità marittima il potere di accertare la esatta delimitazione di determinate zone del demanio marittimo, attraverso un procedimento da svolgersi in contraddittorio con gli interessati. 3) Nel caso di specie, sussistono elementi che inducono a ritenere l'esistenza di una situazione di oggettiva incertezza sulla demanialità dell'area, desumibile dalla documentazione prodotta (precedenti provvedimenti assolutori, accertamenti notarili, incertezze sulle particelle catastali). 4) In presenza di tale incertezza, il provvedimento che ordina la demolizione di opere realizzate sull'area, senza aver previamente attivato il procedimento di delimitazione ex art. 32 cod. nav., è illegittimo per violazione di legge. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali, ed è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.