Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7022 del 23 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7022PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione mafiosa e in un'associazione armata dedita al narcotraffico può essere desunto da convergenti elementi probatori, quali: la diretta osservazione dei suoi contatti con i membri del sodalizio, le dichiarazioni di altri affiliati che ne riconoscono l'appartenenza, le conversazioni intercettate che ne attestano la partecipazione alle attività illecite, la disponibilità di armi da fuoco e il ruolo attivo nella gestione del traffico di stupefacenti. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare la gravità indiziaria necessaria per l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di dichiarazioni di collaboratori di giustizia o di un prolungato periodo di monitoraggio, ove risulti comunque accertata l'operatività e la struttura del sodalizio mafioso di riferimento. Inoltre, il decorso di un limitato lasso di tempo dai fatti contestati non esclude di per sé l'attualità del pericolo di reiterazione del reato, specie quando si tratti di associazioni di tipo mafioso storicamente radicate nel territorio, la cui pericolosità criminale permane anche a distanza di anni. In tali casi, la scelta della misura cautelare più afflittiva, quale la custodia in carcere, può ritenersi adeguatamente motivata in relazione all'esigenza di prevenire la commissione di ulteriori gravi delitti, in considerazione della spiccata pericolosità sociale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 10/07/2020 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere AMOROSO Riccardo;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), depositata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni s…

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