Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17367 del 5 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17367PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalla disponibilità di armi e dall'agevolazione mafiosa, può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali le risultanze delle intercettazioni, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e le attività di videosorveglianza, che consentano di ricostruire l'esistenza di un'organizzazione criminale strutturata, con ruoli e compiti definiti tra i suoi membri, dedita in modo continuativo e sistematico allo spaccio di droga in una determinata area territoriale. In tale contesto, la posizione di vertice del partecipante all'associazione può essere provata attraverso il suo coinvolgimento diretto nelle attività di cessione di stupefacenti, la sua presenza costante sul luogo dello spaccio, il suo ruolo di coordinamento e di raccordo degli altri membri del gruppo criminale. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo comporta l'applicabilità della presunzione relativa di adeguatezza e di esigenza cautelare della misura della custodia in carcere, che può essere superata solo in presenza di elementi positivi, specificamente dedotti dalla difesa, idonei a vincere tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefan - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 17 dicembre 2020 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Orsi Luigi, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza descritta in epigrafe il Tribunale di Catania ha confermato in …

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