Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45677 del 22 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45677PEN

Massima

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Il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta richiede la prova di un contributo causale effettivo e consapevole del concorrente extraneus, non essendo sufficiente la mera partecipazione materiale o la conoscenza dell'altrui condotta delittuosa. Pertanto, la responsabilità penale dell'extraneus non può essere affermata sulla base di presunzioni o di elementi indiziari insufficienti a dimostrare il suo apporto consapevole e volontario alla realizzazione del reato, dovendo il giudice fornire una motivazione puntuale e logicamente coerente in ordine alla sussistenza di tali requisiti. In particolare, ove l'imputazione riguardi il concorso nell'appropriazione indebita dei beni della società fallita, è necessario che siano provati, oltre all'effettivo depauperamento del patrimonio sociale, anche il concreto e consapevole contributo del concorrente extraneus all'illecita sottrazione di tali beni, non potendo tale contributo essere desunto dalla mera conoscenza o partecipazione materiale ad atti di gestione della società. Inoltre, l'onere di allegare una causale giustificativa per i pagamenti effettuati a favore dell'amministratore non può essere posto a carico di un soggetto diverso da colui che ha materialmente eseguito il pagamento, in assenza di specifici elementi probatori che dimostrino il suo concorso nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 17/01/2011 della Corte d'appello di Roma R.G. n. 6142/2006;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Roma, con sentenza del 17/01/2011 ha confermato …

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