Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10766 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:10766SENT

Massima

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La decadenza di diritto della concessione edilizia per mancato inizio dei lavori entro il termine di un anno dal rilascio del titolo, ai sensi dell'art. 15, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001, opera indipendentemente dal decorso di un lungo lasso di tempo e non può essere impedita dal mero trascorrere del tempo, non essendo sufficiente a far maturare un legittimo affidamento del titolare. L'Amministrazione può accertare il mancato inizio dei lavori anche attraverso elementi di prova indiretti, come la documentazione fotografica, senza essere tenuta a dimostrare con certezza l'esatto momento temporale in cui l'abuso è stato realizzato, essendo onere del proprietario o del responsabile provare il rispetto del termine iniziale. L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, ai sensi dell'art. 31, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001, non è subordinato all'adozione di un previo provvedimento di sospensione dei lavori, potendo essere emanato immediatamente all'esito dell'accertamento della realizzazione di interventi privi di titolo abilitativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/09/2019

N. 10766/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02517/2017 REG.RIC.

N. 04377/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2517 del 2017, proposto da:
((omissis)) 80 S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via di Porta Pinciana n. 6;

contro

Comune di Campagnano di Roma, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)) n. 10;

nei confronti

Beta Appalti S.r.l. non costituita in giudizio;

sul ricorso numero di registro …

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