Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23540 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23540PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato è procedibile a querela della persona offesa, la quale deve manifestare espressamente la volontà di ottenere la punizione del responsabile. La mera denuncia del fatto alla pubblica autorità, senza una chiara istanza di punizione, non integra la condizione di procedibilità a querela e comporta l'improcedibilità dell'azione penale. Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza della querela, non è vincolato dalle qualificazioni giuridiche operate dai giudici di merito, ma può procedere a un diretto esame degli atti processuali per accertare la reale natura dell'atto sottoscritto dalla persona offesa. Qualora emerga che la denuncia non contenga una esplicita richiesta di punizione, il reato deve essere dichiarato improcedibile, anche in applicazione retroattiva della norma penale più favorevole intervenuta nelle more del giudizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente -

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Relatore -

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa.Fr. nato a C il Omissis
avverso l'ordinanza del 17/07/2023 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG STEFANO TOCCI, il quale ha chiesto la conferma dell'ordinanza n. 45392/2023, e quelle del ricorrente, che ne ha chiesto la revoca, con adozione dei consequenti provvedimenti.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza n. 45392 del 17 luglio 2023 la Corte di cassazione, Sezione Settima, ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso presentato da Pa.Fr. avverso la sentenza con c…

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