Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 25728 del 21 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:25728CIV

Massima

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Il giudice, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, è tenuto a correggere gli errori materiali eventualmente presenti nel dispositivo della sentenza, al fine di assicurare la corrispondenza tra il contenuto della motivazione e la statuizione finale, garantendo così il rispetto del principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato. Tale correzione, che non incide sul merito della decisione, rappresenta un dovere del giudice volto a ripristinare la coerenza interna dell'atto giurisdizionale e a tutelare il diritto delle parti a una pronuncia giusta ed esaustiva. Il potere di correzione dell'errore materiale, previsto dalla legge, costituisce pertanto uno strumento essenziale per assicurare l'integrità e la completezza del provvedimento giudiziario, in ossequio ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento dell'attività giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

TRIBUTARIA

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IACOBELLIS Marcello - rel. Presidente

Dott. CARACCIOLO Giuseppe - Consigliere

Dott. CIGNA Mario - Consigliere

Dott. COSENTINO Antonello - Consigliere

Dott. CRUCITTI Roberta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Agenzia delle Entrate, in persona del legale rapp.te pro tempore, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato che lo rappresenta e difende per legge;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS);
- intimato -
Relativo al giudizio di cassazione conclusosi con ordinanza 1154/12;
Udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del giorno…

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