Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24888 del 28 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24888PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale espressione della libertà di manifestazione del pensiero garantita dall'art. 21 Cost. e dall'art. 10 CEDU, può essere invocato come scriminante rispetto al reato di diffamazione, purché sia esercitato nel rispetto dei limiti della veridicità dei fatti posti a suo fondamento, della pertinenza degli argomenti e della continenza espressiva. Tuttavia, la critica, pur potendo esprimersi anche con toni aspri e taglienti, non può prescindere da un nucleo di verità, limitato all'oggettiva esistenza dei dati assunti a base delle opinioni e delle valutazioni espresse, non essendo sufficiente la mera "verità sostanziale" della notizia. Pertanto, l'attribuzione di un fatto non vero, come l'adozione di un ordine di servizio finalizzato ad imporre un incremento indiscriminato delle sanzioni amministrative, determina il venir meno della finalizzazione critica dell'espressione, con conseguente esclusione dell'esimente del diritto di critica. Inoltre, la liquidazione del danno non patrimoniale, attesa la sua natura, deve avvenire in via equitativa, senza necessità di una puntuale indicazione analitica dei criteri di calcolo, essendo sufficiente l'indicazione delle circostanze di fatto considerate e del percorso logico seguito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/11/2021 della CORTE di APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Maria Teresa BELMONTE
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, MASTROBERARDINO Paola, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Dato atto che, su richiesta dell'avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia dei ric…

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