Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37183 del 9 ottobre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:37183PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il regime giuridico introdotto dal D.L. n. 162 del 2022, convertito dalla legge n. 199 del 2022, prevede che i benefici penitenziari per i detenuti condannati per reati ostativi di prima fascia possano essere concessi anche in assenza di collaborazione con la giustizia, a condizione che il condannato dimostri l'adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna o l'assoluta impossibilità di adempimento, alleghi elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione al percorso rieducativo e alla mera dichiarazione di dissociazione, che consentano di escludere l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi, e abbia intrapreso iniziative a favore delle vittime, sia nelle forme risarcitorie che in quelle della giustizia riparativa. La magistratura di sorveglianza è chiamata a una articolata attività di natura informativa, includente l'acquisizione sia degli imprescindibili dati di osservazione penitenziaria, sia del parere del Pubblico ministero coinvolto nel giudizio di primo grado e del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, al fine di verificare la sussistenza di tali condizioni. La nuova disciplina ha trasformato, da assoluta in relativa, la presunzione di pericolosità ostativa alla concessione dei benefici penitenziari in favore dei detenuti non collaboranti, i quali sono ora comunque ammessi a proporre richiesta, che può tuttavia essere accolta solo in presenza di stringenti e concomitanti condizioni, verificate all'esito di attenta e congrua istruttoria. Il giudice di sorveglianza, nel valutare la sussistenza di tali condizioni, deve tenere conto della relazione di sintesi, delle ragioni della mancata collaborazione, delle informative della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e della Direzione distrettuale competente circa l'attuale e persistente egemonia del clan di appartenenza del condannato, al fine di verificare se quest'ultimo abbia effettuato un effettivo distacco dall'organizzazione criminale e se ricorrano le altre condizioni previste dalla nuova normativa per l'accoglimento della richiesta di benefici penitenziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Relatore

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Al.Gi., nato a N il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 12/03/2024 del Tribunale di sorveglianza di Milano
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di sorveglianza di Milano rigettava il reclamo proposto da Al.Gi. - in espiazione della pena dell'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.