Consiglio di Stato sentenza n. 3168 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:3168SENT

Massima

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Il diritto di uso pubblico di un sentiero privato non può essere affermato in assenza di elementi certi che ne comprovino l'esercizio iure servitutis publicae e il soddisfacimento di esigenze di collegamento tra strade pubbliche, non essendo sufficiente la mera inclusione del sentiero in elenchi comunali o la sua idoneità a costituire un proseguimento naturale di una rete di sentieri pubblici e privati. Pertanto, il Comune non può imporre la rimozione di cancelli apposti dal privato a tutela del condominio e dei residenti, in assenza di una dimostrazione certa dell'uso pubblico del sentiero, non potendosi presumere tale uso sulla base di meri elementi fattuali o di una generica connessione con la rete viaria pubblica. Il giudice amministrativo, nel valutare la sussistenza dell'uso pubblico di un sentiero privato, deve accertare in modo rigoroso la ricorrenza dei presupposti di legge, senza poter desumere tale uso da elementi equivoci o insufficienti, dovendo invece richiedere la prova certa dell'esercizio di una servitù pubblica o del soddisfacimento di esigenze di collegamento tra strade comunali. Solo in presenza di tali requisiti, il Comune può legittimamente imporre al privato la rimozione di opere volte a limitare l'accesso al sentiero, altrimenti dovendosi riconoscere la prevalenza del diritto del privato alla tutela della proprietà e della riservatezza del condominio.

Sentenza completa

N. 02870/2014
REG.RIC.

N. 03168/2015REG.PROV.COLL.

N. 02870/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

2sul ricorso numero di registro generale 2870 del 2014, proposto da:
Comune di Chiesa in Valmalenco, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Cosseria, n.2;

contro

((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Zanardelli, n.36;

per la riforma

della sentenza breve n. 2283 del TAR Lombardia (Sezione Seconda) dell'11 ottobre 2013, resa tra le parti;

Visto il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti gli …

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