Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1481 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1481SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rilascio di un alloggio occupato senza titolo è legittimo e immune da censure, anche se l'occupante ne abbia riconosciuto l'abusività in altro giudizio, salvo che il Comune non abbia già riacquisito il possesso dell'immobile, in tal caso il ricorso proposto dall'occupante risulta improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. Le spese del giudizio possono essere compensate in considerazione della natura della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento di rilascio di un alloggio occupato senza titolo è legittimo, a prescindere dal fatto che l'occupante ne abbia riconosciuto l'abusività in altro giudizio. Tuttavia, se il Comune ha già riacquisito il possesso dell'immobile, il ricorso proposto dall'occupante diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, le spese del giudizio possono essere compensate, tenuto conto della natura della controversia. La massima giuridica si fonda sui seguenti elementi: 1. La legittimità del provvedimento di rilascio di un alloggio occupato senza titolo, anche in presenza di un precedente riconoscimento dell'abusività dell'occupazione da parte dell'occupante. 2. La sopravvenuta improcedibilità del ricorso proposto dall'occupante, qualora il Comune abbia già riacquisito il possesso dell'immobile. 3. La possibilità di compensare le spese del giudizio, considerata la natura della controversia. Questa massima giuridica, formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, può essere applicata a casi analoghi, senza riferimenti specifici al caso trattato nella sentenza.

Sentenza completa

N. 01319/2009
REG.RIC.

N. 01481/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01319/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1319 del 2009, proposto da:
Angela Spadafora e Francesco Saviano, rappresentati e difesi dall'avv. Alberto Maraschi, presso il cui studio sono elettivamente domiciliati in Milano, Via Spartaco, 19

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv.ti Antonella Fraschini, Irma Marinelli, Ruggero Meroni, Anna Maria Pavin, Donatella Silvia, Maria Sorrenti, Maria Rita Surano, Loredana Mattaliano e Anna Tavano, domiciliato presso gli uffici dell’Avvocatura comunale in Milano, Via Andreani, 10

per l'annullamento

del decreto notificato il 16 marz…

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