Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43561 del 24 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43561PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, anche attraverso il contributo di agevolazione delle attività del sodalizio criminale, integra il reato di cui all'art. 416-bis c.p., a prescindere dalla qualificazione giuridica delle ulteriori condotte delittuose commesse nell'ambito dell'associazione, purché vi sia la prova della stabile collaborazione dell'indagato con il gruppo mafioso e della consapevolezza del vincolo associativo e della finalità di agevolare le attività del medesimo. I gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. possono essere desunti dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, dal contenuto delle intercettazioni e dalla documentazione acquisita, quando tali elementi probatori siano logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito, senza incorrere in manifeste illogicità o errori di diritto. L'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere è legittima quando il quadro indiziario dimostri la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. e il concreto pericolo di recidiva, in considerazione del contributo fornito dall'indagato all'associazione mafiosa di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/12/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Aprile Ercole;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Perla Lori, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'annullam…

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