Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35238 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35238PEN

Massima

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Il difensore è tenuto a comunicare prontamente al giudice il legittimo impedimento a comparire per concorrente impegno professionale, verificatosi non appena ricevuta la notificazione della fissazione dell'udienza. La tempestività della comunicazione va valutata con riferimento al momento in cui il difensore ha conoscenza dell'impedimento, e non alla data in cui l'impedimento è sorto. Pertanto, l'invio dell'istanza di differimento dell'udienza la stessa mattina della data fissata, pur in presenza di un legittimo impedimento dovuto a concomitanti impegni professionali, è considerato tardivo e non integra alcuna nullità, in quanto il difensore non ha comunicato prontamente l'impedimento al giudice, come richiesto dall'art. 420-ter, comma 5, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CANANZI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/04/2021 del TRIBUNALE di ENNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CANANZI FRANCESCO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. EPIDENDIO TOMASO si e' riportato alla requisitoria depositata in atti ed ha insistito per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
udito il difensore avvocato (OMISSIS) che ha illustrato e si…

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