Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44111 del 27 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44111PEN

Massima

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La mancata identificazione del querelante da parte dell'autorità che riceve la querela non determina l'invalidità dell'atto, purché risulti comunque certo che il proponente sia il soggetto legittimato a proporla. L'identificazione del querelante prescritta dall'art. 337 c.p.p., comma 4, può ritenersi avvenuta quando l'atto sia formato dall'autorità legittimata a riceverlo, con la semplice trascrizione delle generalità del querelante nell'atto medesimo. Il giudice, in tali casi, è tenuto a procedere al nuovo giudizio, senza dichiarare il non doversi procedere per mancanza di querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M.;

in proc. pen. a carico di:

Lo. Co. Vi. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice di pace di Palermo depositata il 16 aprile 2007;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udite le conclusioni del P.M., DR. IZZO Gioacchino che ha chiesto l'accoglimento del ricorso del P.M..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il pubblico ministero impugna per cassazione la sentenza che ha dichiarato non doversi…

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