Il diritto all'abitazione, pur essendo riconducibile agli artt. 2 e 3 Cost. e all'art. 8 CEDU, non ha carattere assoluto e deve essere contemperato con altri valori di pari rango costituzionale, come l'ordinato sviluppo del territorio e la salvaguardia dell'ambiente. Il cd. "diritto all'abitazione" non può comprendere la legittimazione all'occupazione abusiva di immobili pubblici, in quanto ciò sacrificherebbe il concorrente diritto proprietario del soggetto pubblico titolare, il cui uso è disciplinato per legge coerentemente con la funzione impressa e non può essere condizionato o limitato dalle condotte degli occupatori. Pertanto, l'autorità amministrativa può legittimamente esercitare i poteri di autotutela esecutiva di cui all'art. 823 c.c. per il recupero di un alloggio di servizio di proprietà pubblica, destinato al soddisfacimento dell'interesse della collettività, anche in assenza di una specifica motivazione sulla comparazione degli interessi, quando l'occupazione sia avvenuta sine titulo e sia cessato il nesso funzionale tra l'alloggio e il servizio espletato. Il lungo lasso di tempo dell'occupazione sine titulo non vale a fondare alcun affidamento tutelabile, dovendosi invece procedere al celere ripristino della disponibilità del bene per la sua prevista funzione istituzionale.