Consiglio di Stato sentenza n. 4309 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:4309SENT

Massima

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Il Sindaco, quale autorità di pubblica sicurezza, può adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi degli artt. 50 e 54 del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL) soltanto in presenza di situazioni di grave ed attuale pericolo per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, non fronteggiabili con gli ordinari strumenti amministrativi, che impongano l'immediata adozione di misure straordinarie. L'ambito di applicazione di tali poteri straordinari è circoscritto alla tutela dell'integrità fisica della popolazione (incolumità pubblica) e alla prevenzione e al contrasto di fenomeni criminosi o di illegalità che minaccino la sicurezza urbana, intesa come bene pubblico afferente alla vivibilità e al decoro delle città. L'esercizio di tali poteri non può essere esteso a situazioni di mera occupazione abusiva di immobili privati, in assenza di concreti e gravi pericoli per la pubblica incolumità e la sicurezza urbana, dovendo in tali casi il proprietario ricorrere agli ordinari strumenti civilistici di tutela della proprietà. L'adozione di ordinanze contingibili e urgenti richiede una puntuale istruttoria finalizzata ad accertare la sussistenza dei presupposti di necessità e urgenza, nonché una congrua motivazione che dia conto dell'effettiva situazione di pericolo imminente e non fronteggiabile con gli strumenti ordinari. Il sindaco, nell'esercizio di tale potere discrezionale, deve altresì rispettare il principio di proporzionalità, adottando la misura più idonea e meno restrittiva delle libertà individuali.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/07/2020

N. 04309/2020REG.PROV.COLL.

N. 00104/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 104 del 2020, proposto da Sanitaria Ceschina & C. s.p.a., Immobiliare Campi S.r.l., in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentate e difese dall’avv. ((omissis)), dal prof. avv. ((omissis)) e dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Flaminia n. 195;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto press…

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