Il rilascio dell'autorizzazione amministrativa per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, di cui all'art. 5 della legge n. 287 del 1991, lettera C, non è soggetto ai limiti numerici previsti per gli esercizi di somministrazione ordinari, qualora l'attività di somministrazione sia congiunta e subordinata a quella prevalente di trattenimento e svago, come nel caso di un locale già autorizzato per esecuzioni musicali. Inoltre, il vincolo di conservazione delle attività artigianali radicatesi nel tempo nel centro storico, previsto dalla normativa comunale, si riferisce esclusivamente alle attività in atto al momento dell'entrata in vigore della relativa disciplina, e non a quelle già cessate in precedenza, per le quali non è più possibile parlare di conservazione di una tradizione. Pertanto, il diniego dell'autorizzazione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande, motivato con il richiamo a tali parametri numerici e al vincolo di conservazione di un'attività artigianale cessata da lungo tempo, risulta illegittimo.