Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45643 del 13 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45643PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) può essere integrato anche da due sole condotte di minacce, molestie o lesioni, pur se commesse in un breve arco di tempo, in quanto la "reiterazione" richiesta dalla norma incriminatrice non implica necessariamente una prolungata sequenza temporale. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la realizzazione anche di uno solo degli eventi alternativamente previsti dalla fattispecie, ossia lo stato di ansia e di timore della persona offesa oppure il pericolo per la sua incolumità. Le condotte che, pur non essendo direttamente rivolte alla persona offesa, comportino subdole interferenze nella sua vita privata, o comunque si concretizzino in una indebita ingerenza od interferenza, immediata o mediata, nella sua vita privata e di relazione, attraverso la creazione di un clima intimidatorio ed ostile idoneo a comprometterne la serenità e la libertà psichica, rientrano nella nozione di "molestie" rilevanti ai fini del reato. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice può legittimamente considerare, oltre alla gravità del titolo di reato, anche la modalità della condotta perpetrata e le circostanze di fatto in presenza delle quali essa si è svolta, in quanto tali elementi costituiscono concreti indici di valutazione imprescindibili per effettuare una prognosi di probabile ricaduta del soggetto nella commissione di ulteriori reati. La valutazione della credibilità della persona offesa dal reato rappresenta una questione di fatto che, come tale, non può essere rivalutata in sede di legittimità, salvo che il giudice sia incorso in manifeste contraddizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI F. - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/04/2023 del TRIB. LIBERTA' di PERUGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale RAFFAELE GARGIULO, che ha chiesto rigettarsi il ricorso; udito l'avvocato (OMISSIS), in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS), nell'interesse del ricorrente, che ha illustrato i motivi di ricorso e ne ha chiesto l'accoglimento.
RIT…

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