Il ricovero in una casa di cura e di custodia presso un ospedale psichiatrico giudiziario può essere disposto nei confronti di un soggetto affetto da infermità psichica e alcolismo cronico, che abbia manifestato ripetute e preoccupanti condotte aggressive nei confronti di un congiunto anziano e fisicamente menomato, qualora risulti necessario fronteggiare le esigenze di prevenzione e tutela della pubblica incolumità, in ragione della pericolosità sociale del soggetto, desumibile da un quadro psicopatologico precario e da un sensibile indebolimento delle capacità di autocontrollo, anche in considerazione di precedenti condanne per reati violenti. Il giudice è tenuto a valutare attentamente gli elementi indiziari, senza trascurare eventuali dichiarazioni favorevoli all'imputato, e a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura di sicurezza, nonché alla sua adeguatezza e proporzionalità rispetto alle esigenze cautelari, tenendo conto anche di eventuali relazioni peritali che possano fornire indicazioni sulla pericolosità sociale del soggetto e sulla necessità di un periodo di osservazione presso una struttura idonea.