Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38811 del 4 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38811PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle prove, in particolare delle dichiarazioni della persona offesa e della prova a discarico, deve essere effettuata dal giudice di merito in modo conforme ai principi giurisprudenziali, con argomentazioni logiche e scevra da vizi logici. Le valutazioni di merito compiute dal giudice di appello, se sorrette da motivazione congrua e immune da palesi vizi di legittimità, sono insindacabili in sede di legittimità, non potendosi in questa sede procedere ad una revisione di merito delle stesse. Il giudice di merito, nel determinare la pena, deve tener conto della concreta gravità del fatto e della personalità dell'imputato, desumibile anche dai precedenti penali, al fine di valutare l'eventuale concessione delle circostanze attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/02/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. SPINACI Santi, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Udito il difensore di (OMISSIS), avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSI…

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