Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21204 del 16 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21204PEN

Massima

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La custodia cautelare in carcere è la misura cautelare personale da applicare in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreti e attuali elementi indicativi della sussistenza di esigenze cautelari, quali il pericolo di fuga, di inquinamento probatorio o di reiterazione del reato, salvo che, nel caso concreto, risulti che tali esigenze possano essere adeguatamente soddisfatte con l'applicazione di una misura cautelare meno afflittiva. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, stabilita dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per determinati gravi reati, può essere superata solo quando gli elementi acquisiti dimostrino in modo evidente che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, tenuto conto della personalità dell'indagato, della sua condotta precedente e successiva al fatto, nonché di ogni altra circostanza relativa alla commissione del reato e alla pericolosità sociale dell'imputato. Il mero decorso di un significativo lasso di tempo dalla commissione del fatto non è di per sé sufficiente a superare tale presunzione, in assenza di elementi che comprovino un radicale mutamento della personalità dell'indagato e della sua condotta, tale da escludere l'attualità del pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIACOMO ROCCHI;
sentite le conclusioni del PG Dr. CASELLA GIUSEPPINA che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI conclude riportandosi al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Napoli rigettava l'appello proposto ai…

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