Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16733 del 20 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:16733PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, essendo precluso il sindacato sulla motivazione per illogicità manifesta, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente. Pertanto, il giudice di legittimità è tenuto a verificare la regolarità formale e la congruità logico-giuridica della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito la valutazione delle informazioni acquisite dagli organi di polizia, che costituisce espressione del potere discrezionale del giudice di prevenzione. L'onere di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno delle censure proposte grava sul ricorrente, a pena di inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BE. Mi. , nato il (OMESSO);

avverso il decreto della Corte d'appello di Napoli 29 gennaio 2008 n. 31;

Letta la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dott. STABILE Carmine, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANNINO Saverio F..

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con decreto del 10 ottobre 2006 il Tribunale di Napoli applicava, su proposta del Ques…

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