Consiglio di Stato sentenza n. 3098 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:3098SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio per opere abusive realizzate in area paesaggisticamente vincolata e ultimate oltre il termine legale del 31 marzo 2003 è legittimo, in quanto il mancato rispetto di tali requisiti normativi comporta l'inammissibilità della domanda di sanatoria, a prescindere dall'esame di eventuali ulteriori profili di illegittimità dell'intervento edilizio. Infatti, il difetto di una sola delle condizioni stabilite dalla legge per l'accoglimento del condono è sufficiente a determinare il rigetto della relativa istanza, senza che il giudice sia tenuto a valutare gli altri motivi di diniego, essendo l'atto amministrativo comunque sorretto da una causa legittima di reiezione non censurata. Inoltre, l'omessa pronuncia del giudice di primo grado su taluni motivi di gravame non comporta l'annullamento con rinvio della sentenza, in quanto il giudice di appello può comunque integrare e correggere la motivazione della decisione impugnata. Pertanto, il provvedimento di diniego del condono e l'ordinanza di demolizione delle opere abusive sono legittimi, in quanto l'amministrazione ha correttamente applicato la normativa di settore, senza che il ricorrente abbia censurato tutti i profili di illegittimità dedotti dall'ente locale a sostegno dei propri atti.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/04/2022

N. 03098/2022REG.PROV.COLL.

N. 08316/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8316 del 2015, proposto da
Carmine Iannicelli, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Di Ciollo, con domicilio eletto presso lo studio Pier Luigi Panici in Roma, via Germanico, n. 172;

contro

Comune di Sperlonga, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Pierluigi Avallone, con domicilio eletto presso lo studio Salvatore Mileto, in Roma, via Pietro Da Cortona, n. 8;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Latina (Sezione Prima) n. 00133/2015, resa tra le parti.

Visti il ricorso …

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