Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34030 del 15 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34030PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della decisione di assoluzione degli imputati per il reato di diffamazione aggravata, ritiene che la motivazione della sentenza impugnata sia adeguata e logica. Infatti, pur riconoscendo il contenuto oggettivamente diffamatorio delle espressioni riportate nell'articolo giornalistico, la Corte di appello ha escluso la possibilità di attribuire con certezza tali dichiarazioni all'uno o all'altro degli imputati, in considerazione delle peculiari modalità di svolgimento dell'intervista, della mancata registrazione della stessa e della successiva traduzione e sintesi del suo contenuto. La sentenza chiarisce che, in tema di diffamazione a mezzo stampa, il giornalista può andare esente da responsabilità penale qualora le espressioni lesive siano attribuibili esclusivamente all'intervistato, purché ricorrano i presupposti per l'esercizio del diritto di cronaca. Tuttavia, nel caso di specie, l'incertezza probatoria sulla paternità delle dichiarazioni diffamatorie ha condotto all'assoluzione degli imputati per non aver commesso il fatto, in assenza della prova della loro responsabilità individuale. La Corte di cassazione ritiene che la motivazione della sentenza impugnata, pur contenendo un errore sulla formula assolutoria, sia comunque adeguata e logica nel suo complesso, non ravvisando vizi di travisamento della prova o macroscopiche illogicità. Pertanto, il ricorso della parte civile è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Mar - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS)
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/01/2020 della CORTE DI APPELLO DI ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCOLINI GIOVANNI;
uditi in pubblica udienza: il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione TASSONE KATE, che ha chiesto dichiararsi l&#…

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