Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12170 del 12 dicembre 1988
ECLI:IT:CASS:1988:12170PEN
Massima
Massima ufficiale
Il giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti ed attenuanti è prescritto per assicurare un migliore adeguamento della pena al caso concreto; il relativo esito è affidato al potere discrezionale del giudice del merito, il quale adempie pienamente all'obbligo della motivazione con la indicazione degli elementi posti a base dello stesso anche riferimento alle circostanze di cui all'art. 133 cod. PEN.. (nel caso di specie, la corte ha ritenuto adeguato il richiamo alla marcata gravità del fatto per il numero dei delitti commessi in una sola serata, all'imponente curriculum di condanne per furto (reati della stessa specie) esibito dal prevenuto, alla specifica attitudine a delinquere che fu ritenuta non poter "trovare una ragionevole spiegazione nell'assunta tossico-dipendenza).
Sentenze simili
Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31637 del 11 luglio 2018
ECLI:IT:CASS:2018:31637PENIl giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti e circostanze attenuanti rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche se ha valutato intuitivament…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6488 del 17 febbraio 2016
ECLI:IT:CASS:2016:6488PENIl giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti e attenuanti, ai fini della determinazione della pena, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve valutare complessivame…
Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 44897 del 8 novembre 2023
ECLI:IT:CASS:2023:44897PENIl giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti ed aggravanti, ex art. 69 c.p., è rimesso al potere discrezionale del giudice di merito, il cui esercizio deve essere motivato nei limiti atti a…
Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42077 del 2 novembre 2009
ECLI:IT:CASS:2009:42077PENIl giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice, il quale è tenuto a motivare in modo chiaro e logico le ragioni per cui ritien…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2043 del 17 marzo 1983
ECLI:IT:CASS:1983:2043PENIl giudizio di comparazione fra le circostanze aggravanti e le circostanze attenuanti, affidato al potere discrezionale del giudice, è previsto dalla legge perché la pena da applicare sia l'espressio…
Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28401 del 1 luglio 2013
ECLI:IT:CASS:2013:28401PENIl giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti e attenuanti rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice, il quale è tenuto a dare rilievo ai soli elementi ritenuti di valore decisivo …
Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 48320 del 29 dicembre 2008
ECLI:IT:CASS:2008:48320PENIl giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti e attenuanti, previsto dall'art. 69 c.p., ha carattere unitario e deve comprendere tutte le circostanze riconosciute, senza che sia consentito o…
Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5469 del 10 febbraio 2016
ECLI:IT:CASS:2016:5469PENIl giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti, ai fini della determinazione della pena, è un apprezzamento di merito riservato al giudice di appello, il quale deve valutare tutt…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8536 del 4 ottobre 1982
ECLI:IT:CASS:1982:8536PENIl giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti e attenuanti è diretto a valutare la personalità del colpevole e la vera entità del fatto ai fini di un più esatto adeguamento della pena. Tale …
Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33405 del 12 agosto 2008
ECLI:IT:CASS:2008:33405PENIl giudice di merito gode di ampia discrezionalità nel valutare il giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti, senza che ciò richieda un'analitica esposizione dei criteri posti …
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.
Un nuovo modo di esercitare la professione
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.