Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32662 del 23 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32662PEN

Massima

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La ricettazione, anche nella forma attenuata prevista dal secondo comma dell'art. 648 c.p., costituisce un reato per il quale il termine di prescrizione è di otto anni, ai sensi del primo comma dello stesso articolo. Tale termine prescrizionale è ulteriormente prorogato di due terzi in caso di contestazione della recidiva specifica infraquinquennale, ai sensi dell'art. 161, comma 2, c.p.p. Pertanto, il giudice non può dichiarare la prescrizione del reato di ricettazione prima che siano decorsi i suddetti termini, tenendo conto sia della pena edittale prevista per il reato base, sia dell'eventuale circostanza attenuante speciale, nonché della recidiva contestata. La declaratoria di prescrizione pronunciata in violazione di tali principi è illegittima e deve essere annullata con rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 520/2007 TRIB. SEZ. DIST. di ISCHIA, del 23/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/07/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IANNELLI ENZO;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

udita la relazione del cons. Dott. JANNELLI Enzo;

Udite l…

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