Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23035 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23035PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico protetto (art. 615-ter c.p.) concorre con il reato di violazione di corrispondenza (art. 616 c.p.) quando l'agente, mediante l'accesso abusivo, prende cognizione del contenuto di comunicazioni elettroniche altrui. La conoscenza delle chiavi di accesso al sistema non esclude la configurabilità del reato di accesso abusivo, in quanto la tutela della riservatezza della corrispondenza attiene a valori che si sottraggono a logiche dominicali. Inoltre, integra il reato di violazione di corrispondenza la condotta di colui che prende cognizione del contenuto di comunicazioni elettroniche altrui, anche se conservate nell'archivio di posta elettronica della persona offesa. La notificazione del decreto di citazione eseguita con modalità diverse da quelle prescritte, ma risultate idonee a determinare la conoscenza effettiva dell'atto da parte dell'imputato, configura una nullità generale di tipo intermedio, assoggettata al regime di deducibilità e sanatorie previsto dagli artt. 182 e ss. c.p.p. La declaratoria di estinzione del reato per prescrizione prevale sulla esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., in quanto essa, estinguendo il reato, rappresenta un esito più favorevole per l'imputato. Infine, il difetto di motivazione della sentenza di appello in ordine a motivi generici, proposti in concorso con altri motivi specifici, non può formare oggetto di ricorso per Cassazione, poiché i motivi generici restano viziati da inammissibilità originaria anche quando la decisione del giudice dell'impugnazione non pronuncia in concreto tale sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Mar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2018 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
lette, le conclusioni del P.G., Dott. EPIDENDIO Tomaso, il quale ha concluso per l'annullamento senza rinvio agli effetti penali per intervenuta prescrizione e per l'inammissibilita' del ricorso agli effetti civili;
Lette le conclusioni scritte trasm…

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