Il rilascio di un titolo edilizio per la realizzazione di un impianto di stazione radio base per telefonia cellulare è subordinato all'acquisizione preventiva del parere regionale sulla valutazione di impatto ambientale, quale indefettibile presupposto di legittimità. Tale parere deve valutare non solo il rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, ma anche la localizzazione, la visibilità e l'armonizzazione del manufatto con il contesto territoriale, in applicazione della normativa speciale di cui all'art. 2-bis del d.l. n. 115/1997, convertito in l. n. 189/1997. L'autorità comunale non può incidere sulle scelte regionali in materia, né rilasciare titoli abilitativi in assenza del prescritto parere, il quale non può essere acquisito successivamente, in quanto la sua funzione è quella di valutare ex ante le caratteristiche del progetto. Inoltre, gli impianti di stazioni radio base, pur riguardando la gestione di un pubblico servizio, non sono qualificabili come opere di urbanizzazione primaria e sono soggetti al rispetto delle prescrizioni urbanistiche ed edilizie dello strumento urbanistico comunale, ivi comprese quelle relative ai limiti di altezza, in quanto costituiscono comunque "costruzioni" incidenti sull'assetto del territorio. Pertanto, il Comune può legittimamente annullare in autotutela un titolo edilizio rilasciato in violazione di tali prescrizioni.