Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8078 del 20 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8078PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione, pur fondato su elementi concreti che possono giustificare ragionevoli dubbi sulla pericolosità sociale del soggetto, può essere revocato dalla Corte d'Appello qualora, all'esito di un successivo accertamento giudiziale, emerga il difetto originario dei presupposti applicativi della misura, in particolare l'assenza di una effettiva sproporzione tra il patrimonio del soggetto e i suoi redditi leciti accertati. Tuttavia, il rimedio della revocazione, essendo un mezzo di impugnazione straordinario, deve essere proposto nel rispetto del termine perentorio di dieci giorni dalla conoscenza del provvedimento, a pena di inammissibilità del relativo ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
AGENZIA BENI CONFISCATI;
nei confronti di:
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso il decreto n. 22/2016 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 15/02/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GIOVANNA VERGA;
lette le conclusioni del PG Dott. FIMIANI Pasquale, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Ricorre per cassazione l'AGENZIA BENI CONFISCATI, a mezzo dell'…

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