Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20784 del 19 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20784PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere si configura quando vi sia un accordo stabile tra tre o più persone finalizzato alla commissione di una pluralità indeterminata di reati, con una struttura organizzativa anche minima ma idonea ed adeguata a realizzare il programma delittuoso. La partecipazione all'associazione può essere provata anche attraverso l'utilizzo della propria qualità professionale per agevolare la commissione dei reati fine, nonché mediante l'acquisizione di dichiarazioni di chiamati in correità, purché sorrette da riscontri estrinseci. La valutazione della gravità della condotta e della congruità della pena inflitta rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. La parte civile costituita nel processo penale per il reato associativo è legittimata a chiedere il risarcimento del danno, anche se non è il soggetto passivo del reato, essendo sufficiente che abbia subito un pregiudizio eziologicamente riferibile all'azione criminosa. L'inammissibilità del ricorso per cassazione per manifesta infondatezza dei motivi preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato maturata dopo la pronuncia della sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosim - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3280/2015 emessa in data 24 aprile 2015 dalla Corte d'appello di Milano;
sentita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;
udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' di tutti i ricorsi;
udito il difensore Avv. (OMISSIS), nell'interesse di (OMI…

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